[i][c]
Magnani, Lorenzo & Bertolotti, Tommaso (tr.)
(Understanding Violence. The Intertwining of Morality, Religion, and Violence: A Philosophical Stance, Springer, Heidelberg 2011)
Filosofia della violenza
Il Nuovo Melangolo
[Opuscola 204]
Genova 2012
ISBN: 9788870188561
Cover
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  [i][c] INDICE:
1[collana]
2[colophon]
3[frontespizio]
14277;2012.065[prefazione] [ di Lorenzo Magnani ] 
{testo}
9      Capitolo 1“Intelligenza militare”. Il coalition enforcement e l'origine evolutiva di moralità e violenza
9            1.1.Filosofia: il supplemento lussuoso della violenza
11                  1.1.1.Violenza individuale e strutturale
16                  1.1.2.Psichiatrizzazione e destoricizzazione della violenza
16                  1.1.3.Vittime e Media
20                  1.1.4.Filosofia e violenza
24            1.2.Definire la violenza: La violenza è distribuita e sempre “percepita”
26                  1.2.1.Persone decenti e violente
28                  1.2.2.Cultura dell'onore e cultura istituzionale
35                  1.2.3.Definire la violenza
41                  1.2.4.Diversi tipi di violenza
43            1.3.L'ipotesi del coalition enforcement: moralità e violenza
43                  1.3.1.Il problema dell'abduzione, il “rispettare gli esseri umani come cose” e gli animali come mediatori morali
49                  1.3.2L'ipotesi del coalition enforcement
59                  1.3.3.Origine delle norme sociali/morali, gerarchie di dominio sociale e violenza
64                  1.3.4.Cooperazione, altruismo e punizione: una nota epistemologica
69      Capitolo 2.La natura violenta del linguaggio. Il linguaggio è uno strumento esattamente come un coltello
69            2.1.La natura violenta del linguaggio: abduzione, pregnanze e affordances
71                  2.1.1.Salienze e pregnance
74                  2.1.2.Le pregnanze come forme eco-cognitive: la naturalità della proto-moralità e della violenza
81                  2.1.3.Semiosi mentale e non mentale e formazione del linguaggio, delle abitudini e dei conflitti violenti
87                        2.1.3.1.Linguaggio, fattori biologici e sacrifici
90                  2.1.4.Violenza: “il linguaggio, orale e scritto, è uno strumento esattamente come un coltello»
95                        2.1.4.1.Il linguaggio come “mano invisibile violenta”
100                  2.1.5.Il ruolo dell'abduzione nella natura morale/violenta del linguaggio
107            2.2.Il meraviglioso e perverso volto accademico del rapporto tra moralità e violenza
112                  2.2.1.Perversione, violenza e narcisismo
116                  2.2.2.La fallacia ad ignorantiam come attacco semantico
123      Capitolo 3.Bolle morali: legittimare e dissimulare la violenza. Distribuire la violenza attraverso le fallacie
123            3.1.Violenza, linguaggo e “scrittura”
130            3.2.Le fallacie come “intelligenza militare” distribuita
137                  3.2.1.Bolle epistemiche: distribuire fallacie aggressive
143                  3.2.2.Moralità e bolle morali: legittimare e dissimulare la violenza
148                  3.2.3.Gossip, moralità e violenza
153                  3.2.4.Giudicare la violenza: l'abduzione come strumento di valutazione delle fallacie
158            3.3.L'emergenza “semiotica” della violenza attraverso l'inganno
159                  3.3.1.Il caso delle lucciole: femmes fatales luminescenti?
165                  3.3.2.Il moral hazard come pervertimento violento della cooperazione
170            3.4.La forza violenta della legge e della moralità
173                  3.4.1.La violenza “che crea” e la violenza “che preserva” la legge
175            3.4.L'oclocrazia come perversione violenta della democrazia e dei suoi valori
176                  3.4.1.Saggezza della folla o violenta tirannia delle masse?
182                        3.4.1.1.Come un essere umano inizi “scegliendo liberamente” e possa invece finire “violentemente”
188                  3.4.2.L'oclocrazia, o il pervertimento della simpatia
195            3.6.Oltre l'11 Settembre. Democratici, fatevi sentire! Preferite essere terrorizzati o essere semplicemente dissuasi?
195                  3.6.1.La violenza diffusa contro il Reichtsstaat e la Democrazia
200                  3.6.2.Che cosa vogliono realmente gli occidentali (quando sono stanchi delle democrazie costituzionali?
205                  3.6.3.Il “Paradosso del Nemico Interno”
209            3.7.Cattive notizie dalla teoria dei giochi evoluzionistica
213      Capitolo 4.Mediatori morali e mediatori violenti. Delegare noi stessi a cose esterne: nicchie morali/nicchie violente
213            4.1.Nicchie cognitive come nicchie morali
213                  4.1.1.Gli esseri umani sono sempre alla ricerca di nuove chance
217                  4.1.2.Le nicchie cognitive come vettori di aggressività
225                  4.1.3.Nicchie cognitive e nicchie morali
231            4.2.“Un senso di finalità” nell'evoluzione: interagire con nicchie maladattative artefattuali
239            4.3.Distribuire moralità e violenza attraverso la costruzione di nicchie cognitive
242            4.4.Mediatori morali come creatori di conflitti e fattori scatenanti della violenza strutturale
244                  4.4.1.Mediatori morali
251                        4.4.1.1.Mediatori morali e violenza strutturale
254            4.5.Assiogiche collettive come nicchie morali, e conseguenti coflitti violenti
262                  4.5.1.Assiologiche morali nonviolente, pacifismo e violenza
266                  4.5.2.Cosa ci insegna la teoria micro-sociologica della violenza
271            4.6.Costruire nicchie violente tramite mediatori di “bullshitting
271                  4.6.1.Degradare la verità: il “bullshitting” come mediatore di violenza
276                  4.6.2.Ingannare confabulando intorno alla verità
283            4.7.La violenza e il diritto/dovere all'informazione e alla conoscenza
291                  4.7.1.Perché l'epistemologia ha a che fare con la violenza?
294            4.8.Costruire moralità tramite mediatori di energia psichica
294                  4.8.1.Moralizzare la natura, moralizzare le menti
300                  4.8.2.Delegazioni cognitive/affettive/morali ed artefatti e conseguente reinternazionalizzazione
303                  4.8.3.Artefatti come mediatori di memoria, di violenza e di moralità
308                  4.8.4.Massimizzare l'abducibilità della moralità tramite i simboli
312                  4.8.5.Inconscio culturale e sacrifici
315      Capitolo 5.Moralità individuali multiple possono scatenare violenze. attivare e disattivare moralità
315            5.1.Moralità “individuali multiple”: “disattivare una moralità” per connettere un'atrocità significa riattivare un'altra moralità?
323                  5.1.1.La riattivazione di un'altra moralità
331                  5.1.2.Kant e lo “stoicismo rovesciato”
334            5.2.Il mito del Male
339                  5.2.1.La moralità nei criminali psicopatici e l'eticocentrismo
346                  5.2.2.Infermità mentale e paura della decriminalizzazione
350                  5.2.3.Co-evoluzione di geni e nicchie cognitive e decriminalizzazione morale
362                  5.2.4.Possiamo scegliere liberamente di sopprimere il nostro libero arbitrio? Cos'è la mercificazione del crimine?
373            5.3.Moralità fascista e violenza spensierata: « stato Fascista della mente”
377                  5.3.1.L'deologia come travestimento dell'ethos violento
381                  5.3.2.La “moralità infinita” fascista come violento vuoto morale
384                  5.3.3.Genocidio intellettuale: eliminare le nicchie cognitive dell'opposizione
390                  5.3.4.La cultura dell'odio e dell'instillazione, e la moralità della “banalità del mare
396                  5.3.5.Il male e il trauma
401            5.4.L'interlocutore fascista e la sua dimensione fallace
402                  5.4.1.Negare la verità
411                  5.4.2.La negazione dell'opposizioe e l'impoverimento della nicchia morale
422            5.5.La perversione del “rispettare le persone come cose” in guerra e il ruolo della “cattiva fede”
429      Capitolo 6.Religione, moralità e violenza. Fede, mediatori violenti, ipermodalità
429            6.1.La religione è violenta? La fede e la sua pervertibilità
440                  6.1.1.Argomentazioni teologiche violente
448            6.2.La religione come fenomeno naturale
452                  6.2.1.Vettori religiosi di moralità, vettori religiosi di violenza
459                  6.2.2.Rendere il comportamento umano prevedibile attraverso la religione e la moralità
464                  6.2.3.La religione è facile, la religione è violenta
477            6.3.Dal pensiero magico alla religione: bolle e firewall cognitivi
488            6.4.Il sacro e il sacrificio: confini violenti del magico
495            6.5.Ipermoralità e saggezza: moralità o indifferenza?
504                  6.5.1.Sfuggire all'ipermoralità
508                  6.5.2.L'effetto struzzo: i limiti della docilità
514            6.6.Come può il perdono essere violento? L'ideale della pietà e i suoi nemici
518                  6.6.1.Il perdono ha pi dimensioni
518                        6.6.1.1.Aspetti positivi
519                        6.6.1.2.Problemi
521                        6.6.1.3.Aspetti negativi
527                  6.6.2.La viscosità morale e il paradosso supremo del perdono
537      Conclusione
14277;2012.07540Nota del traduttore [ di Tommaso Bertolotti ] 
541Bibliografia
570_
572Indice
575[tipografia]
576___

 
 [i][c] CRONOLOGIA:
 
 
1900 1900 2000 2000 1950 2050 Magnani, Lorenzo ( 1952.0714 - ) https://it.wikipedia.org/wiki/Lorenzo_Magnani Opere di Magnani, Lorenzo ( 1952.0714 - ) Magnani, Lorenzo Bertolotti, Tommaso ( 1987.1114 - ) https://studiumanistici.unipv.it/?pagina=p&titolo=fil-Bertolotti Bertolotti, Tommaso 1852.0714 4519.0202 2012



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